Si va per il cioccolato, di antica ricetta azteca, poi si scopre ben altro. Questa è Modica, località ragusana che pare debba il suo nome ai fenici, che la chiamavano “Mutika”, cioè “dimora”. Ed è proprio di una famosa dimora all’interno della cittadina siciliana che voglio parlarvi, quella di Salvatore Quasimodo, oggi casa museo grazie all’Associazione che ne cura la manutenzione e si incarica attraverso visite guidate ed eventi di tenere viva la memoria del Poeta. La mia visita inizia nella camera da letto dei genitori dell’intellettuale dell’ermetismo, Gaetano Quasimodo e Clotilde Ragusa; l’orologio sul comodino è fermo all’orario di nascita di Salvatore Quasimodo: è infatti qui che tutto ha avuto inizio, in questa casa in affitto, dimora non permanente a causa della nomade vita della famiglia, condizionata dai ritmi frenetici del padre ferroviere, e dai suoi spostamenti. Segue una stanza che è prevalentemente espositiva, qui troneggiano i ricordi personali, le immagini dei figli, Alessandro, poi stretto collaboratore dell’Associazione, allo scopo di diffondere la conoscenza dell’arte del padre, tra le nuove generazioni, e Orietta, nata da Amelia Spezialetti e scomparsa prematuramente nel 1996. Un angolo suggestivo della casa propone ai visitatori la visione del video della consegna del Nobel per la letteratura a Salvatore Quasimodo, inaspettato riconoscimento ottenuto nel 1959 in un clima di competizione e rivalità tra artisti. L’ultima stanza in questo viaggio della memoria è forse la più importante: il monumentale studio, centro nevralgico del percorso dell’intellettuale. Una finestra collega il dentro con uno spettacolare panorama. Sono affissi alle pareti alcuni quadri del Poeta, che per volontà del figlio riportano in basso delle didascalie con i suoi versi: associare le immagini con le parole dello stesso è un modo per collegare i suoi esperimenti artistici con la sua carriera poetica senza dare adito a errate interpretazioni dei quadri, in grado di metterne in dubbio il suo senso o non restare fedeli al suo genio. 

Vista ingresso casa Natale
Iscrizione su parete casa Natale
Camera da letto dove nacque il Poeta
Studio
Studio, veduta su Modica

Foto di Irene Giuffrida

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