Avete mai sognato di immergervi dentro le illustrazioni delle fiabe? Magari quelle di alcuni libri antichi, affascinanti come le favole stesse. Basterebbe farsi piccoli piccoli, aiutati dalla magica pozione di Alice e puff! Siamo dentro. E per uscirne? Niente di più facile, per quello è sufficiente un morso ad uno dei suoi biscotti e voilà! Si torna grandi…almeno fisicamente. Per intraprendere il nostro viaggio allora sarà il caso di portarne con noi qualcuno, facendo attenzione a non romperli e ridurli alla stregua delle briciole di Pollicino: ingenuo tentativo di segnare i propri passi. Pozioni magiche, biscotti, briciole di pane, ogni fiaba sembra avere il suo protagonista edibile, che a volte salva, a volte inganna ed altre ancora induce in tentazione, ecco…tentazione. È forte il desiderio di raggiungere Biancaneve per dirle che una mela non tenta più nessuno dai tempi di Eva. Un frutto val bene rimanere inermi, esposti in un contenitore di cristallo, in attesa di essere scoperchiate da un principe con la strana velleità di baciare i defunti? Chi lo sa, probabilmente lei ci risponderebbe “Ne è valsa la pena, ne è valsa veramente la pena” citando Carlo Verdone in “Manuale d’amore”. Certamente quella casetta laggiù, tutta di marzapane profumato, colorata come l’arcobaleno, batte di dieci punti la nostra mela in fatto di tentazione. Se ne staccassimo un pezzetto? No, a giudicare dall’aspetto di chi quella casa la abita, non sembra una buona idea. Meglio proseguire attraverso il bosco e dentro una nuova immagine. Lanciamo la moneta e: testa addentiamo un biscotto e torniamo a casa, croce procediamo la nostra avventura. Croce! Si continua. Un castello che sembra abbandonato è protagonista della nuova immagine. Ma le cose più belle sono spesso nascoste nei luoghi più impensati, vale la pena saltare dentro l’illustrazione successiva: una tavola imbandita con ogni gioia per il palato, torte perfette, frutta succosa, vassoi coperti dai quali fuoriescono profumi deliziosi. Tavole così ai giorni nostri si vedono soltanto al cinema nei film di Ozpetek. Eppure nessuno sembra aver goduto di tanta abbondanza. Ma…da dove arriva questa musica? Dall’ illustrazione successiva credo, non ci resta che voltare pagina. Siamo dentro l’accurato disegno di una ricca biblioteca, intorno a noi libri ovunque ed un walzer sulle cui note si muovono le ombre di due insoliti ballerini. Lei è leggiadra come in ogni favola che si rispetti, ma lui è goffo, tutt’altro che bello, oggi lo definiremmo un “bestione”, eppure…è un embrione d’amore quello che si percepisce in questo scrigno pieno di cibo per l’anima, fatto di libri e musica. È proprio arrivato il momento di essere discreti, addentare un biscotto e sparire, lasciando i due protagonisti al loro amore. Torniamo nel nostro mondo, riponiamo il libro sullo scaffale sapendo che non ci stupiremo quando, riprendendolo tra le mani, sentiremo uscirne uno strano, dolcissimo, profumo di marzapane.


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