“Beauty” ovvero “bellezza” è una parola quanto mai usata oggi nella nostra lingua italiana, entrata come prestito dall’inglese, soprattutto nei sostantivi composti: beauty-case, beauty-center, beauty-farm, beauty-store. Ma cosa si intende per “beauty”? Come prestito dall’inglese indica la bellezza solo in senso estetico e quindi rimanda all’aspetto fisico e a tutto ciò che crediamo lo possa migliorare e rendere più attraente. La parola “beauty” in inglese indica invece la bellezza in senso lato: è un concetto molto più ampio, i cui canoni d’identificazione sono cambiati e continuano a cambiare in base  ai tempi e ai diversi contesti sociali e culturali. Se pensiamo alle origini, la filosofia platonica identificava il Bello con il Buono e il Vero, che poi nel cristianesimo ha assunto la forma di Dio in quanto essenza della bontà, della bellezza e della verità. Se ci spostiamo al secolo scorso, si arriva ad una visione diametralmente opposta con gli esteti inglesi che scindevano totalmente il concetto di Bello e Buono per rivendicare la dimensione esclusivamente sensoriale del Bello identificato con tutto ciò che produce piacere e godimento. Tornando ai nostri giorni e ad un uso molto più quotidiano della parola “bellezza”, sicuramente un tratto in comune alle varie concezioni di bellezza è la distinzione tra la bellezza fisica, cioè prettamente estetica, e quella caratteriale ovvero data dai comportamenti e dai modi di porsi. Quindi, quando diciamo che una persona è bella, carina e gradevole, non significa sempre che stiamo parlando di una persona fisicamente perfetta (tenendo conto del fatto che anche la perfezione è un concetto relativo e soggettivo!), ma può trattarsi di una persona che comunque si rende gradevole per i suoi modi di fare, per la sua gentilezza, per la sua disponibilità. In inglese distinguiamo ciò, ricorrendo a due aggettivi diversi: nice si usa per una persona la cui la bellezza non è esclusivamente estetica, ma appunto generale, che potremmo rendere con il nostro aggettivo italiano “simpatico/ bella persona””, mentre beautiful si riferisce ad una persona esteticamente bella. Sugli usi di “beautiful” tuttavia si potrebbe discutere all’infinito poiché, secondo la regola andrebbe usato solo per le donne, mentre per gli uomini si preferirebbe “handsome”, e di solito così è. Tuttavia accade che nella realtà si possa sentire “beautiful” anche riferito agli uomini, cosi come si riscontrano dei casi di “handsome” al femminile, ad esempio nella letteratura ottocentesca che comunque ci rimanda ad un inglese più arcaico. Diciamo che attualmente e in generale, “beautiful” indica una bellezza dalle caratteristiche tradizionalmente più femminili (grazia, candore, delicatezza) mentre “handsome” si ricollega a dei tratti distintivi di bellezza maschile (vigore, forza, austerità..). Per il resto, sappiamo che ciò che comanda non è la regola bensì l’uso, quindi tutto sta a vedere come l’uso si evolverà! Per non andare lontano, la famosissima serie televisiva americana conosciuta in Italia con il titolo “ Beautiful” ma che in America si intitola “The Bold and the Beautiful” (gli audaci e i belli), identifica “beautiful” con tutta la categoria di persone belle e affascinanti a prescindere dal genere.

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