Che la lingua inglese sia la lingua internazionale è ormai una conoscenza universale e, che proprio per la sua estensione geografica e comunicativa (utilizzata in tutti gli ambiti della comunicazione) sia diversificata in molte varietà è altrettanto noto. Ciò che è meno noto è invece l’affermazione di una varietà di inglese detta lingua “franca”. Trattasi di una varietà di inglese utilizzata da stranieri non di lingua inglese, che interagiscono tra loro per motivi commerciali e culturali. È curioso notare come in questo caso l’inglese madrelingua, britannico o americano che sia, non venga preso in considerazione più di tanto, in quanto i parlanti si rifanno maggiormente ai propri modelli linguistici e culturali. La ragione è abbastanza ovvia, in quanto, trattandosi di una comunicazione che esclude per lo più il parlante inglese madrelingua, gli interlocutori riadattano l’inglese alle proprie esigenze e alle proprie caratteristiche. L’inglese come lingua franca è una varietà che pone l’enfasi sulla funzione piuttosto che sulla forma e che si è affermata con delle caratteristiche ben precise, il cui comune denominatore è la semplificazione dei costrutti. Tra queste citiamo: l’abolizione della “s” nella terza persona singolare del presente ( he work well); l’intercambiabilità dei pronomi relativi “who” e “which”, che secondo lo standard si riferiscono invece rispettivamente a persone e a cose ( the ship who…, the man which..); l’utilizzo della question tag “ isn’t it” ( “non è vero?”) come forma invariabile, laddove lo standard richiede la ripetizione dell’ausiliare specifico in forma affermativa o negativa ( “you live in London…don’t you?”); la preferenza della forma base del verbo (infinito senza il “to”) o dell’infinito ( “to” + forma base) all’uso del gerundio “ing” ( “I look forward to see you tomorrow”); l’uso amplificato di verbi molto generali ( take, get, have..); tendenza ad esplicitare i concetti con forme ridondanti (“how long time). L’allontanamento dell’inglese come lingua franca dal modello madrelingua porta alcuni linguisti a non considerare questa varietà degna di essere studiata, mentre altri riconoscono l’importanza fondamentale dell’ “uso”, che è il vero padrone in fatto di lingua. L’inglese come lingua franca è una ulteriore conferma della diffusione e del successo della lingua inglese come lingua internazionale. Prova infatti quanto questa lingua sia diventata indispensabile per i parlanti di tutto il mondo, che addirittura la utilizzano anche quando non interagiscono con i madrelingua e l’hanno assimilata e interiorizzata così tanto, da riadattarla alle proprie esigenze e ai propri schemi culturali. Sembra essere un figlio che avendo iniziato a camminare tenendo per mano i propri genitori, abbia man mano acquistato autonomia e indipendenza tale da camminare con le proprie gambe.
Copyright ©️ 2020-2030, “Spazi Esclusi” – Tutti i diritti riservati.
Mi chiamo Donatella, dopo una laurea in Lingue e Letterature straniere, dopo aver lavorato presso grossi alberghi e dopo diverse esperienze di teatro, sono approdata all’insegnamento dell’inglese a… studenti giovani e adulti, lavoratori e disoccupati, estetiste, parrucchieri, seminaristi, fino all’ agognato ruolo raggiunto nel 2015! Oltre ad insegnare Lingua e Letteratura inglese, mi dedico ad attività di vacanze studio all’estero, ad eventi artistico-letterari e ad attività di canto sacro.