Nel cuore della magnifica costa tirrenica della Sicilia, nascosto tra le rocce, sorge un luogo che incarna l’incontro tra l’arte e il confort di un soggiorno unico nel suo genere. L’Art Hotel Atelier sul mare si trova a Castel di Tusa, un piccolo borgo nei pressi di Cefalù, e regala la possibilità per i suoi ospiti di fare un’esperienza immersiva nel mondo dell’arte con le sue quaranta stanze d’artista. Questo hotel rappresenta una naturale estensione della missione culturale dell’Atelier sul mare creato dal mecenate Antonio Presti la cui vita è dedicata all’arte e alla promozione della cultura in Sicilia. Con un talento visionario ha immaginato e poi creato questo luogo, dove vivere e respirare in prima persona il contatto con l’arte. Ogni camera dell’hotel è stata concepita e decorata da un diverso artista contemporaneo con installazioni scultoree o dipinti murali che fanno di questi luoghi un’esperienza talvolta emozionate e straniante. Le stanze d’artista sono tutte diverse l’una dall’altra perché tutti noi siamo diversi e cerchiamo nell’ambiente che ci ospita la giusta frequenza che stimoli la mente e nutra l’anima. Questo luogo offre la possibilità di trovare la “propria stanza” offrendo così agli ospiti una vasta gamma di esperienze emozionali. Opere d’arte “site-specific”, create quindi appositamente per quell’ambiente o integrate nell’architettura della stanza stessa, come le stanze con le opere d’arte interattive o in movimento. Nella stanza il nido, l’ambiente è completamente bianco, un letto-scultura di forma semiellittica avvolge l’ospite in un abbraccio protettivo e il copriletto simula, con il suo drappeggio, il piumaggio degli uccelli, in questo “nido” accogliente che si affaccia sul mare dalla grande vetrata. Nella stanza del Profeta, omaggio di Antonio Presti a Pier Paolo Pasolini, si accede “abbattendo” la porta per calpestare, materialmente e metaforicamente, il testo scritto di una poesia profetica di Pasolini che parla di valori traditi e offesi tristemente attuali. Passando per un lungo corridoio di luci s’intravede un labirinto di specchi, posti alle pareti e al soffitto, e infine si accede a un grande ambiente, realizzato con paglia e fango che guarda ad una finestra sul mare. Sotto la vetrata, la sabbia dell’idroscalo, dove Pasolini è stato ucciso, è deposta simbolicamente. Il bagno non ha pavimento ma una griglia metallica e le pareti sono un groviglio di tubi e spranghe metalliche a testimonianza di una vita difficile e violenta. La Torre di Sigismondo è una struttura circolare dalle pareti nere accessibile da uno stretto corridoio iniziale. Proprio come una prigione, il letto circolare girevole di tre metri occupa tutto lo spazio ma la libertà è data dal soffitto che come una botola si apre per permettere all’osservatore la visione del cielo stellato e “fuggire” da quello spazio. La stanza del mare negato ha come pareti una serie di vecchie porte di legno chiuse che negano la visione del mare, proiettandolo ininterrottamente da sei schermi su una parete. Solo una di queste si apre per “liberare” lo spettatore e il letto-zattera su ruote è metafora del viaggio e dell’approdo in un luogo sognato. Quest’Art Hotel è un luogo dove la creatività è incoraggiata, la bellezza è celebrata e l’arte ha un posto in cui vivere in simbiosi con l’uomo. Ci auguriamo che tutto questo torni possibile e sia meglio tutelato, compreso e difeso.

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