Genio e sregolatezza spesso hanno caratterizzato le storie d’amore. Tre coppie di celebri artisti ancora oggi ci raccontano le loro vicende sentimentali “disturbate” dalle quali è nata però ispirazione e bellezza senza tempo. Parigi primo Novecento, Amedeo Modigliani, un artista bohemien immerso nel mondo culturale e artistico della città nel 1917 incontrò Jeanne Hebuterne, una giovane e affascinante studentessa di pittura, quindici anni più giovane di lui. La relazione tra Modigliani e Jeanne fu caratterizzata da una profonda connessione emotiva, ma anche da turbolenze e tragedie. Le loro vicende amorose s’intrecciarono con la creazione artistica e lei fu musa ispiratrice di celebri ritratti immersi in una vita borderline fatta di vizi, miseria e difficoltà. La vita di Modigliani fu segnata da problemi di salute e da una lotta costante con l’abuso di sostanze e nel 1920 muore a soli trentacinque anni. Appena un giorno dopo la sua morte, Jeanne, incinta del secondo figlio, si toglie la vita gettandosi dalla finestra. La loro storia è un capitolo affascinante e commovente della storia dell’Arte e da questa relazione così apparentemente squilibrata fiorirà l’artista Modigliani, che dipingeva donne dai colli lunghi e occhi profondi senza pupille. Lei smetterà di dipingere per essere la sua modella e questa profonda connessione li farà vivere per sempre oltre la morte. Storia controversa e dai toni piuttosto vivaci è quella tra Frida Khalo, iconica pittrice messicana e Diego Rivera, celebre muralista. La loro storia è un affascinante racconto di passione, creatività e turbolenze che creano un legame indissolubile tra l’arte e l’amore. Entrambi erano personalità forti e appassionate, con caratteri intensi che spesso collidevano. Le infedeltà da entrambe le parti e le divergenze politiche aggiunsero una complessità ulteriore alla loro relazione, inoltre Frida a causa di un incidente in giovane età avrà una salute cagionevole e un corpo martoriato da continui interventi. Tutto il suo dolore fisico e psicologico è rappresentato nelle sue tele, così squisitamente intime, che raccontano i travagli di una donna dalla personalità complessa che rappresenta nei suoi autoritratti intensi e dolorosamente onesti.  Nel corso degli anni, Frida e Diego si separarono e si riunirono più volte ma nonostante le difficoltà, Rivera rimarrà al fianco di Kahlo durante i momenti di malattia e sofferenza, mostrando una profonda dedizione. Questa storia ci ricorda che l’amore, anche se complesso e spesso doloroso, può trasformarsi in un’opera d’arte indelebile, intessuta di emozioni, colori e intensità di una vita vissuta “sopra le righe”. Si può impazzire per amore? L’amore disperato per un artista come Rodin porta Camille ad essere internata in un manicomio. Ventotto anni di differenza tra la giovane artista e il suo maestro. A Parigi Rodin e Claudel s’incontrano all’Accademia Colarossi, un’Accademia privata perché la scuola pubblica era ancora interdetta alle donne e nel 1883 lei diviene allieva, modella e amante. La loro passione per la scultura si fonde con la loro storia d’amore ed è tutto un’ossessione. Lei è una giovane donna di buona famiglia di fine Ottocento, artista dal temperamento febbrile, irrequieto, anticonformista e geniale. Lui un uomo impegnato, mondano e severo, che può darle un amore clandestino. La storia si crepa per i continui tradimenti, la lontananza e le promesse non mantenute. Camille Claudel è una donna sola che scolpisce corpi nudi nel suo atelier, vive con i suoi gatti, ed ha un amante più vecchio di lei. Inizia a sentire il peso del suo anticonformismo e iniziano le crisi. La madre la farà internare in un manicomio per i suoi eccessi all’età di 49 anni e morirà li da sola dopo trent’anni. Scrisse lunghe lettere per descrivere la sua nuova e terribile esistenza: “Sono caduta nell’abisso. Vivo in un mondo così strano, così estraneo. Del sogno che fu la mia vita, questo è l’incubo”.

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