Oggi Catania ospita il terzo capitolo di una serie di mostre dedicate al grande maestro catalano. Dal 20 gennaio al 7 luglio 2024 presso la sede del Palazzo della Cultura sarà infatti possibile visitare “Miró – La gioia del colore”, a cura di Achille Bonito Oliva in collaborazione con MaïthéVallès- Bled e Vincenzo Sanfo.

Chi era Joan Miró? Un grande innovatore e maestro dell’arte moderna per la sua capacità di comunicare emozioni e concetti universali e per l’importanza della spontaneità espressiva del processo creativo.  Nasce a Barcellona, Spagna, nel 1893, ​​in ​​un ambiente culturale ricco di stimoli artistici e le sue opere furono caratterizzate da un linguaggio visivo unico che mescolava surrealismo, astrattismo e primitivismo. Miró dipingeva prendendo ispirazione dalle forme della natura, dalla poesia e dalla musica. Egli rappresenta così una ricca varietà di segni, simboli e forme astratte che sembrano emergere dalla tela in modo spontaneo e intuitivo. Tra i motivi ricorrenti delle opere di Miró ci sono le stelle, le lune, gli uccelli e le figure umane stilizzate, che rappresentano elementi di un vocabolario visivo personale attraverso cui l’artista esplorava le profondità dell’esperienza e della coscienza umana. Il suo approccio artistico privilegiò la spontaneità e la gestualità nella creazione artistica, una marcata assenza di forme definite o rappresentazioni realistiche, optando invece per linee fluide, macchie di colore e segni gestuali che suggerivano un senso di libertà espressiva e immediata. Utilizzando tecniche come lo sfregamento, il gocciolamento e lo spruzzo, Miró creò delle opere d’arte che sfidando le convenzioni tradizionali della pittura, invitavano lo spettatore a esplorare il mondo dell’immaginazione e dell’inconscio. Nonostante la sua tendenza verso l’astrazione e l’informalità, l’opera di Miró fu permeata da una profonda connessione con il mondo naturale e con l’immaginario fantastico. I suoi dipinti spesso evocavano paesaggi surreali abitati da creature fantastiche e simboli enigmatici che suggerivano un universo interiore ricco di significati nascosti immerso in un contesto di grazia e di armonia. Questi elementi, combinati con l’uso audace del colore come giallo, nero, rosso o blu, conferivano alle sue opere un’energia e una vitalità che le rendono ancora oggi irresistibilmente affascinanti.

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