I suoni della natura da sempre hanno influenzato la psiche umana, con effetti positivi e rilassanti, tanto che al giorno d’oggi esistono diversi strumenti in grado di riprodurli fedelmente. Tra le tante melodie, il canto delle balene, ricco di vibrazioni e tonalità, produce una musica simile a quella classica e jazz composta dall’uomo. Il biologoe ambientalista statunitense Roger Searle Payne (1935-2023)fu ilprimo a scoprire i loro suoni. Nel 1967 condusse una ricerca sulle megattere e le balene azzurre, studiando le loro migrazioni e vocalizzazioni. Definì i loro canti come “Fiumi di suono esuberanti e ininterrotti” con temi ripetuti a lungo dove la durata di ogni canzone,cantata da un intero gruppo di megattere maschi, poteva arrivare fino ai 30 minuti. Nel 1970, alcune registrazioni di Payne, furono pubblicate con un album chiamato Songs of the Humpback Whale, che divenne il disco di suoni naturali più venduto di tutti i tempi. Questo grande successo sensibilizzò a tal punto l’opinione pubblica che nacque un movimento per porre fine alla caccia commerciale delle balene e salvarle dall’estinzione. Nel gennaio 1979, la rivista National Geographic, pubblicò un numero contenente un Flexi-disc con il canto delle balene associato alla musica umana e il commento di Roger Payne. Nonostante il grandissimo successo, bisogna aspettare il 1986 per l’entrata in vigore del divieto di caccia alle balene. Con il loro canto, questi grandi mammiferi marini creano una vera e propria canzone formata da temi cantati in un ordine coerente, i quali, a sua volta, sono creati da brevi frasi composte da singoli suoni, chiamate unità. I cetacei, con questo complesso linguaggio, sono in grado di comunicare tra loro, regolare la loro vita sociale e percepire cosa succede nell’ambiente circostante. Alcuni esemplari cantano solitari, altri in gruppo, come ad esempio durante l’accoppiamento, i maschi cantando sfoggiano tutta la loro forza e vitalità per corteggiare le femmine. Anche nel corso delle migrazioni i canti sono importanti per comunicare al gruppo la presenza di pesce di cui cibarsi. La durata dei canti, che varia da pochi minuti a mezz’ora, può ripetersi nel corso di diverse ore o addirittura giorni. Le megattere sono in grado di ripetere e acquisire le canzoni da popolazioni diverse che vivono anche a grande distanza per poi a loro volta tramandarle. Purtroppo, uno dei grandi problemi che affligge le balene al giorno d’oggi, è il rilevante aumento del traffico marittimo, con il conseguente incremento dell’intensità e della complessità dei suoni generato dalle navi. Ciò potrebbe causare problemi uditivi, rendendole incapaci di produrre i loro canti e quindi interferire negativamente sulla loro comunicazione. Una singolare unione tra musica e ambiente liquido è stata creata dal gruppo musicale danese gli Aquasonic. Cinque artisti tra musicisti e cantanti, muniti di strumenti musicali subacquei, suonano e cantano immersi totalmente in singole vasche, alternandosi per riemergere a respirare, e dotati di speciali auricolari per ascoltarsi. Un’arpa elettromagnetica, percussioni di cui 24 campane tibetane, un violino in fibra di carbonio, uno strumento ritmico simile a una ruota idraulica e una sorta di organo producono suoni e musiche propagati attraverso idrofoni che amplificano il tutto per poi trasmetterlo al pubblico da altoparlanti.
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Sono Alessia, laureata in Scienze Biologiche indirizzo Biologia Marina presso l’Università degli Studi di Catania e da sempre affascinata dall’ambiente marino. Crescendo è diventato parte fondamentale della mia vita come le immersioni subacquee che mi hanno permesso di ammirare dal vivo le meraviglie che popolano questo mondo. Purtroppo oggi questo ambiente è fortemente minacciato da noi stessi, da qui l’idea di trasmettere una maggiore conoscenza del “Pianeta Blu” che ci permetta di viverlo e rispettarlo con maggiore coscienza.