Mi chiedevo quali fossero le difficoltà maggiori di un italiano che apprende l’inglese e mi trovo a rispondere che una delle principali si fonda sulla nostra ostinazione a trovare in ogni elemento della frase inglese una corrispondenza con quello italiano! Mi spiego meglio: se noi pensiamo di potere tradurre parola per parola con corrispondenti parole italiane o viceversa, non parleremo mai in inglese. Questo concetto che mi piace sempre sottolineare, ovvero si traduce l’idea e non le parole, mi porta ad evidenziare quegli elementi inglesi che non esistono in italiano o al massimo in italiano sono sottintesi, ma che sono presenti in inglese.

Il primo è sicuramente il soggetto della frase, che in italiano è spesso sottinteso, avendo una coniugazione verbale che prevede desinenze diverse per ogni persona ma che in inglese diventa indispensabile per la comprensione della frase. Ancora, il famoso do nelle domande inglesi che si antepone al soggetto (che poi in base al tempo verbale diventa did, have, will…) che in italiano non esiste ma che nella domanda inglese diventa indispensabile per rendere la frase interrogativa. Cioè, se io dico: “Do you live in Catania?” Lo renderò in italiano con “Abiti a Catania?” Cioè il do non avrà un elemento corrispettivo in italiano, perché in italiano non esiste! Ma io so che in inglese in virtù di quel do la frase diventa una domanda. Un altro elemento è poi l’articolo indefinito some/any, che possiamo rendere con qualche, alcuni, dei…ebbene, nella forma affermativa non avrò difficoltà a dire “there is some milk” o “there are some biscuits”, semplicemente perché in italiano noi diciamo “c’è del latte” o “ci sono dei biscotti”. Nella forma interrogativa e negativa però, dove some diventa any per intenderci, ci verrà piuttosto difficile la specificazione di any, perché in italiano tendiamo a sottintenderlo, cioè noi tendiamo a dire “C’è (del) latte? Ci sono (dei) biscotti?” o “Non c’è (del) latte, non ci sono (dei)biscotti” laddove in inglese deve essere sempre specificato e quindi “Is there any milk? Are there any biscuits?” o “There isn’t any milk, there aren’t any biscuits”. Un altro elemento che stavolta però troviamo in italiano e spesso non in inglese, è l’articolo determinativo the. Ci sono molti casi infatti, in cui in inglese l’articolo scompare, ad esempio davanti i sostantivi plurali generici (“Lessons start at…le lezioni iniziano alle…”), i casi possessivi ( “My book is..Carlo’s book is….il mio libro è…il libro di Carlo è..”), i gradi di parentela (“Mum is out…la mamma è fuori), i pasti ( “Lunch is served at…il pranzo è servito alle..”), i movimenti letterari (“Romanticism arose…il romanticismo nacque..), i sentimenti e in generale i concetti astratti (“Love wins…l’amore vince) e via dicendo.  Questi sono solo degli esempi, ma se vi diletta, provate a cercare anche voi altri elementi visibili in inglese ma invisibili in italiano o viceversa!

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