L'informazione fuori dalle righe

Ho incontrato una quercia.

Tre domande al Poeta Natale Maugeri, iscritto dal 1988 all’Albo della Presidenza C. D.A.P. (Centro Divulgazione Arte e Poesia) in qualità di membro honoris causa, a vita. Da giugno 2023 alle stampe la sua ultima fatica letteraria “La Farfalla”, Il Convivio Editore.

La farfalla è il racconto che apre l’intero lavoro, e ci introduce in un batter d’ali in una dimensione parallela intessuta di natura, spiritualità e bellezza. A farle da contrasto però arriva ad un tratto una quercia, solida e irremovibile, ma pilastro essa stessa della natura, e testimone di tre generazioni, antica come le sue radici.  

Ambientazione, temi, contesti: vuole svelare ai lettori di Spazi Esclusi gli elementi portanti della sua ultima opera?

Ho scelto di ambientare la narrazione in un borgo, nella solitudine della campagna in cui è forte la voce della Natura. L’immersione nel lavoro del protagonista, in un clima sereno in cui la natura domina incontrastata, e i riferimenti alla vita nell’Ottocento attraverso le ville antiche e il loro mobilio, sono temi dominanti che ci comunicano l’urgenza di ritornare a uno stile di vita meno veloce, più improntato ai ritmi della Natura, come un tempo. L’uomo ha dimenticato il contatto con la Natura, i suoi messaggi, gli animali ancora sentono, attraverso l’istinto, questa necessaria connessione.  

Due racconti delimitano il regno della poesia, ad apertura e chiusura, come due pilastri che lo sorreggono. Che funzione hanno e come si integra la prosa con la poetica nel suo stile narrativo? 

Questi racconti sono poesie allargate. Li considero così, nascono istintivamente, “Il tempo” ad esempio, è nato in un giorno di pioggia. Osservando l’acqua sul vetro mi sono immedesimato in tre gocce di pioggia, prestando loro la voce. Ognuna aveva una velocità di discesa differente, un suo percorso di vita. Si sovrappongono con il pensiero delle anime, nel tragitto, e mi chiedo: dove vanno a finire?

Qual è la cifra specifica di questo libro? Cosa aggiunge “La farfalla” alla sua opera poetica?

Tratto ancora gli stessi temi, attualità, natura, spirito, ma in questo caso vado più a fondo, con una volontà di approfondimento maggiore. Questo non comporta un maggiore pessimismo: descrivo con sincerità ciò che vedo, ma esiste sempre un messaggio di speranza, simboleggiato dalla farfalla che dà il titolo all’opera, e che si identifica con l’Arte stessa; questa è infatti Vita, ma anche amore per la vita in grado di salvarci dal baratro; l’Arte poetica in particolare è emozione in forma pura, e diventa essa stessa la strada per la Felicità. Se è vero infatti che a volte scriviamo quando siamo tristi, lontani dalla Felicità, questo accade perché attraverso la carta stiamo cercando il sentiero che alla Felicità possa ricondurci.  

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