“Alla fine di questa commedia l’unica cosa che rimane è ciò che di te è arrivato a chi hai sfiorato.

E non importa se corrisponda a ciò che tu hai voluto dare.

Importa ciò che rimane. Perciò fa sempre che arrivi il meglio, fa sempre che arrivi chiaro.

Fa di te una radice e non un alito di vento.”

Quanti affanni, quanti sforzi in questa vita, quanto di noi spendiamo inseguendo questo o quello. Una corsa al plauso della folla. Il palcoscenico varia il suo scenario: ora bramiamo di riuscire bene negli studi, ora sul lavoro, ora nella sfera privata. L’aspetto fisico, le capacità intellettuali o artistiche, persino le doti morali ci vedono impegnati ad una gara con i nostri simili.

Ciechi, lottiamo e sgomitiamo scendendo spesso a piccoli e grandi compromessi lasciando un po’ di noi lungo il cammino.

Forse ci spinge un inconsapevole desiderio di lasciare traccia di noi nel tempo o quella innata spinta verso l’eterno o forse solo un ego ben celato. Ma se ci fermassimo un momento scopriremmo che i veri successi nella vita sono quelli che vengono da un gesto gentile, da un’anima disposta al prossimo, dall’amore che si è donato, da ciò che di buono si è riusciti a dare.

Diceva Albert Einstein:

“Cerca di diventare non un uomo di successo ma piuttosto un uomo di valore.”

E Bessie Anderson Stanley:

“Ha raggiunto il successo chi ha vissuto bene,

ha riso spesso ed ha molto amato (…); chi ha sempre cercato il meglio negli altri e ha dato loro il meglio che aveva; colui la cui vita è stata un’ispirazione; la cui memoria è una benedizione.”

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